Progetto di interior curato dallo studio Jordan Parnass Digital Architecture


Gli arredi da scegliere


La cucina è da sempre uno degli ambienti principali e più vissuti della casa. Le case contemporanee sono però spesso di dimensioni ridotte, e quando la zona operativa è di piccole dimensioni può diventare difficoltoso gestire il poco spazio a disposizione. Ottenere una cucina funzionale ma allo stesso tempo di carattere è però possibile. I parametri da tenere in considerazione per le cucine moderne piccole sono tre: la dimensione dei pensili, la scelta degli elettrodomestici e quella delle finiture.

Bisogna infatti prima di tutto valutare lo spazio a disposizione per poter scegliere al meglio i vani contenitori. Gli elementi componibili hanno generalmente larghezze standard, ma la necessità di personalizzare gli spazi ha portato molte aziende a studiare soluzioni che rispondono alle più svariate esigenze, grazie a moduli appositamente progettati per contenere o nascondere elettrodomestici e per integrarsi al meglio all’ambiente. In base alle caratteristiche dello spazio si potrà quindi diminuire o aumentare le dimensione dei vani e dare maggiore profondità al piano di lavoro, come ad esempio nella nuova cucina Metod di Ikea, personalizzabile fin nei minimi dettagli.



Gli elettrodomestici


Anche per quanto riguarda gli elettrodomestici il mercato si è adeguato alle nuove esigenze. In una cucina piccola è possibile utilizzare elettrodomestici di nuova generazione realizzati in scala ridotta, che consentono di risparmiare spazio ma che offrono le stesse prestazioni e la stessa capacità dei normali modelli. Non solo forno a microonde e frigorifero (ad incasso sottotop o a cassetti), ma anche la lavastoviglie e il piano cottura possono essere mini. Nel primo caso ne esistono di soli cm 45 di larghezza e con una capacità di carico di 8/9 coperti, ma è possibile anche avere una versione “micro” che può lavare fino a 6 coperti. Per quanto riguarda i fornelli, se lo spazio è davvero ridotto ci sono modelli a due fuochi dai 30 ai 45 cm di larghezza, sia a gas che in vetroceramica. Addirittura ne esistono di ribaltabili, che grazie ad una cerniera possono essere sollevati per utilizzare il piano sottostante quando non si cucina.

Piano cottura a due fuochi della serie Multi Cooking 300 di Franke


Uniformità di materiali e finiture

Lo schema compositivo da preferire per le cucine moderne piccole è semplice, dalle linee pulite e monocromatico, con colori chiari che allarghino visivamente lo spazio. La gamma dei materiali che si possono utilizzare è varia. Il legno è un grande classico che è tornato protagonista soprattutto nei toni naturali o sbiancati, con le venature a vista, e spesso viene abbinato ad altri materiali naturali come marmo o pietra oppure all’acciaio e al cemento. Il grigio infatti si sposa molto bene sia con la palette dei beige, sia con quella dei bruni se si preferiscono tinte più calde. L’alternativa al legno è il laminato, meno costoso, che può essere lavorato in modo da avere effetti materici simili a quelli di altri materiali. Si abbina bene con top in acrilico come il Corian, in materiale ceramico come il Laminam, oppure in materiali compositi come l’Okite o il Silestone, che simula la proprietà della pietra senza averne i difetti. Infine, soprattutto nei casi in cui la cucina è a vista, la scelta di uno schienale al posto delle piastrelle di rivestimento è vantaggiosa: in abbinamento al top dona uniformità alla composizione. Può essere in laminato, acciaio, marmo, pietra o vetro temperato, meglio se nella stessa tinta acromatica del top.

Top e schienale abbinati in Okite