L’emergenza layout del blog per fortuna è rientrata. Ho dovuto “smanettare” per qualche giorno perché non ne so molto di linguaggi di programmazione, e una volta capito che non posso produrre sul web quello che ho in testa con le mie sole forze (sigh!) ho optato per un template facile da installare e all’occorrenza da modificare. Carino vero?
Ma tornando alle cose che ci interessano, mi sono accorta che tra Saloni e Fuorisaloni e Congiunzioni Cosmiche non pubblico un interno da un sacco di tempo. Quindi rimedio subito!
L’appartamento di oggi si trova a Parigi, ed è stato completamente rinnovato dal suo eclettico proprietario, il visual director Jean-Christophe Aumas. Ed “eclettico” è il termine più corretto per descrivere questa abitazione, nella quale Aumas ha saputo mescolare sapientemente pezzi di design dalle linee pulite e dettagli déco, legno e metallo, colori profondi e bianco assoluto. Il risultato è un insieme di eleganti contrasti, in cui spicca l’uso della finitura oro, che nonostante sia considerata invasiva io amo molto perché fa subito Grande Gatsby  (che non ho visto – mea culpa – ma ‘nzomma ho letto il libro e l’atmosfera, nella sua decadenza, mi sembrava dorata).



Il legno al naturale è in contrasto con il mobile in metallo dorato. Da notare l'assenza del battiscopa, che accentua ancora di più il contrasto shabby/sofisticato.


La cucina è un insieme di pezzi su misura (il bancone è un parallelepipedo rivestito con piastrelline di marmo) e pezzi di design storico (gli sgabelli sono di Charlotte Perriand). Si vede pochissimo, ma nell'angolo in basso a destra dell'immagine si nota la presenza del parquet, che convive felicemente con le marmette. Bella la composizione delle luci sul piano cottura, idea semplice da realizzare ma dal grande impatto visivo. La parete di fondo è tinteggiata con un verde scuro che la fa sembrare bidimensionale, come una quinta scenica. 


Bianco assoluto delle pareti e colore scuro degli arredi. Le due sedute, una dal sapore nordico e l'altra di gusto déco, sono separate dal paravento Brick di Eileen Gray.


Particolare del divano. Le luci sono in metallo verniciato di bianco, e si amalgamano alle pareti.


Sala da pranzo. Tavolo e sedie sono in metallo, vetro e pelle, esattamente l'opposto del divano di prima. Il passaggio verso l'altra stanza è sottolineato da una tinta blu acceso, che sembra quasi una indicazione.


I ceppi di legno sono accatastati in modo casuale al camino d'epoca, ma i tocchi di colore li rendono quasi una installazione.


Il mobile vintage è accostato ad una parete tinteggiata di nero. Anche qui, come in cucina, il muro diventa come un foglio bidimensionale contro cui gli oggetti assumono tridimensionalità. La bidimensionalità è accentuata dal motivo grafico dei triangoli blu in alto a destra. 



Dettaglio del pavimento della cucina (se ne volete sapere di più potete leggere un mio post precedente su marmette e cementine).

Questo progetto mi ha colpito particolarmente per la straordinaria capacità del proprietario di mischiare stili così diversi ottenendo un risultato così omogeneo, in cui ogni pezzo è valorizzato nella sua unicità.
Se volete saperne di più potete leggerne tutti su Dwell, da cui ho preso le immagini.

Le foto sono di Christian Schaulin.