Collaborazioni
Rooms featuring BlogArredamento
Mercoledì è un giorno che mi è sempre piaciuto, e questo mercoledì in particolare mi piace ancora di più perché comincia con una buona notizia: da oggi Rooms farà parte del circuito di BlogArredamento! BlogArredamento è un network di blog dedicati al mondo dell'home decor e dell'interior design, costantemente aggiornato con i post di tutti coloro che ne fanno parte, in cui potrete trovare davvero moltissime ispirazioni, suggerimenti e novità su tutto ciò che concerne la casa. Trovo che BlogArredamento sia una bellissima iniziativa poiché è di fatto un punto di riferimento e di incontro sia per gli appassionati che per i professionisti del settore.
Sono molto felice di questa collaborazione e spero, nel mio piccolo, di poter dare un valido contributo!
Sono molto felice di questa collaborazione e spero, nel mio piccolo, di poter dare un valido contributo!
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Decorare
Lampada E27 e piastrelle diamantate
Nell'appartamento di Sydney è presente un oggetto che mi piace moltissimo, ed è la lampada E27 del designer Mattias Stahlbom, prodotta da Muuto, in silicone/gomma.
È l'idea platonica della lampada a sospensione.
È l'idea platonica della lampada a sospensione.
E poi le piastrelle diamantate. Mi piacciono probabilmente per l'effetto vintage, ma anche perché si puliscono in due nanosecondi e mantengono l'idea di ambiente sterile e disinfettato. Non a caso nascono come rivestimento della metropolitana nei primi del '900, e poi entrano nelle case andando a rivestire i muri di cucina e bagno, che sono gli ambienti in cui è necessaria una cura maggiore nella pulizia. I colori classici sono il bianco e il nero, ma oggi se ne possono trovare in diverse tinte. Tra l'altro sono pure economiche: il prezzo si aggira intorno ai 18-20 €/mq. Se dovete rifarvi il bagno, fateci un pensierino!
Questo bagno è bellissimo! Via
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Buen retiro estivo a Sydney
L'appartamento di cui parliamo oggi si trova a Sydney, ma è la fiera del design nordico. Si vede che al progettista, il product designer Frag Woodall prestato all'interior per l'occasione, andava così. E visti i risultati, come dargli torto.
Vediamolo nel dettaglio:
Dicevamo, molto nordico: il legno e il bianco che permeano lo spazio danno quell'inconfondibile mood scandinavo che è sinonimo di cura del dettaglio e semplicità. La parete dell'ingresso è rivestita con un perlinato posizionato in orizzontale per evitare l'allure montanara, e anche il pavimento mi sembra fatto con le stesse doghe, pero verniciate di bianco e lucidate. La cucina è essenziale ed è posizionata in una stanza lunga e stretta, quindi giustamente priva di tavolo. Non male il dettaglio del pensile in legno grezzo sulla sinistra, che è appeso tramite corde a una serie di ganci.
In salotto troviamo di nuovo lo stesso perlinato dell'ingresso, e qui in effetti l'effetto montaga è dietro l'angolo. ma si sposa molto bene col chiarore generale, quindi non risulta pesante. Gli arredi sono chiaramente vintage, il mobile basso con le ante scorrevoli è bellissimo. Io avrei dato una botta di vita con una tela colorata o una scultura appesa alla parete bianca, ma vabbè sono dettagli.
Questa è l'altra camera, di un rigore monacale.
E ora la stanza che mi è piaciuta di più: il bagno.
Vediamolo nel dettaglio:
In salotto troviamo di nuovo lo stesso perlinato dell'ingresso, e qui in effetti l'effetto montaga è dietro l'angolo. ma si sposa molto bene col chiarore generale, quindi non risulta pesante. Gli arredi sono chiaramente vintage, il mobile basso con le ante scorrevoli è bellissimo. Io avrei dato una botta di vita con una tela colorata o una scultura appesa alla parete bianca, ma vabbè sono dettagli.
Ed ecco dov'era finito il tavolo! Voi pensate che sia vicino alla cucina, giusto perchè portare in giro pentole e piatti è scomodo, e invece:
è di fronte alla camera padronale. È
una scelta progettuale incomprensibile, vai a sapere perchè l'ha messo lì.
E ora la stanza che mi è piaciuta di più: il bagno.
Via, foto di Terence Chin
In realtà è la stanza della vasca da bagno, perchè è molto piccola e presumo che la tazza sia altrove, ma ha degli elementi notevoli. Prima di tutto la porta: non c'è niente da dire, è bellissima. L'avrà scardinata da chissà dove e portata in casa sua, ed è stata una bella trovata incernierarla su di un supporto scorrevole. Poi la piastrellina lucida ha sempre il fascino discreto dei manicomi degli anni '20, le amo. Il soffione della doccia è vintage nella forma ma moderno nei materiali (se è metallo è una lega), e risponde alla tinta del legno di cui è rivestita la parete di fronte, very grezzo style. Mi piace molto. Il micro lavandino è incassato nel mobile contenitore che sarà stato fatto su misura a causa dello spessore ridotto tra vasca e muro.
Il tutto è semplicissimo ma di grande effetto.
Chiudo lasciandovi la palette dell'ultima immagine, che mi sembra riassuntiva di tutta la casa.
Cheers!
Via (non so da dove venga quel "bravado red" sinceramente)
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Decorare
DIY Storage con cassette della frutta.
Avanguardia pura.
Ma a me le cassette come quelle nell'appartamento di Amsterdam piacciono quindi sto DIY ve lo faccio lo stesso.
Che poi smettiamola di fare quelli internescionals e dare sigle hipster a qualsiasi cosa: fare i lavoretti manuali a casa si chiama BRICOLAGE. Ridiamogli dignità, che cavolo.
Veniamo a noi:
Occorrente:
✗ cassette della frutta di quelle resistenti
✗ pennelli come questi
✗ carta vetrata
✗ vernice impregnante
✗ vernice del colore che ci piace
Procedimento:
Scartavetrate le cassette come se non ci fosse un domani. Non devono rimanere difetti o schegge se no vi fate malissimo, e il legno deve essere liscio e senza residui di verniciature precedenti o altre sostanze se no poi viene uno schifo.
Quando le cassette saranno lisce come il sederino di un bimbo potete stendere l'impregnante col pennello, che serve per proteggere il legno. Fate 2 mani a distanza di 24 ore l'una dall'altra; dopo un quarto d'ora circa dalla seconda mano passate tutta la superficie con un pennello asciutto per renderla omogenea (info presa da qui).
Quando il tutto sarà asciutto, stendete la vernice del colore che vi pare. O anche no, a volte è bello vedere anche il legno in versione nature.
Ora potete comporle come più vi piace, su internet ci sono un sacco di combinazioni a cui potete ispirarvi.
Voilà!
Ma a me le cassette come quelle nell'appartamento di Amsterdam piacciono quindi sto DIY ve lo faccio lo stesso.
Che poi smettiamola di fare quelli internescionals e dare sigle hipster a qualsiasi cosa: fare i lavoretti manuali a casa si chiama BRICOLAGE. Ridiamogli dignità, che cavolo.
Veniamo a noi:
Occorrente:
✗ cassette della frutta di quelle resistenti
✗ pennelli come questi
✗ carta vetrata
✗ vernice impregnante
✗ vernice del colore che ci piace
Procedimento:
Scartavetrate le cassette come se non ci fosse un domani. Non devono rimanere difetti o schegge se no vi fate malissimo, e il legno deve essere liscio e senza residui di verniciature precedenti o altre sostanze se no poi viene uno schifo.
Quando le cassette saranno lisce come il sederino di un bimbo potete stendere l'impregnante col pennello, che serve per proteggere il legno. Fate 2 mani a distanza di 24 ore l'una dall'altra; dopo un quarto d'ora circa dalla seconda mano passate tutta la superficie con un pennello asciutto per renderla omogenea (info presa da qui).
Quando il tutto sarà asciutto, stendete la vernice del colore che vi pare. O anche no, a volte è bello vedere anche il legno in versione nature.
Ora potete comporle come più vi piace, su internet ci sono un sacco di combinazioni a cui potete ispirarvi.
Voilà!
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Un palazzo ad Amsterdam
L'interno che andremo ad analizzare oggi si trova ad Amsterdam, e da ciò che ho capito traducendo dall'olandese (grazie google translate!) è composto da quelli che una volta erano 3 alloggi, che sono stati riuniti in un'unica abitazione in modo da permettere a chi ci vive di avere spazi condivisi e al contempo mantenere la propria privacy. Sull'architettura non posso dirvi molto, perché le foto sono quasi tutte di scorcio e la pianta non è facilmente intuibile, ma sembra un classico lotto gotico tipico dei Paesi Bassi (cioè un'area lunga e stretta, in cui si può progettare solo una stanza per piano), anche se questo mi sembra più largo del solito. Ma comunque, vediamo nel dettaglio:
Oh, ciao grigio! Com'è che ti trovo sempre nelle case fighe? Perché sei la tinta salva-chiappa ever dici? Ma allora avevo ragione! Ragazzi il grigio in tutte le sfumature non è mai una scelta sbagliata - al netto del contesto in cui si trova, ovviamente - perché è in grado di far risaltare gli arredi. Se proprio volete osare col colore io consiglio sempre di farlo con le tappezzerie (ma andateci cauti), coi tessuti, con gli accessori per la casa, ma i muri lasciateli stare.
Pregevole inoltre la finestra a tutt'altezza e il parquet.
Qui vediamo alcuni elementi interessanti. Intanto ritroviamo la stessa pavimentazione dell'immagine precedente, la cui nuance si abbina perfettamente con quella della balaustra in tubolare metallico. Il legno è il materiale dominante, e accostato alle pareti bianche dà un effetto davvero arioso. Bella la scelta di due tipologie di seduta diverse (Plastic Side Chair di Vitra e poltroncine) accostate a un tavolo rustico, illuminato dall'altro da tre lampadari conici a luce diretta. La cucina è in muratura, ma resta leggera poiché rinuncia ai pensili nella parte superiore in favore di mensole aperte e di un mobile storage posizionato di fronte. Bella la scaletta, che oltre ad essere decorativa può servire ad appendere cose.
Oh, ciao grigio! Com'è che ti trovo sempre nelle case fighe? Perché sei la tinta salva-chiappa ever dici? Ma allora avevo ragione! Ragazzi il grigio in tutte le sfumature non è mai una scelta sbagliata - al netto del contesto in cui si trova, ovviamente - perché è in grado di far risaltare gli arredi. Se proprio volete osare col colore io consiglio sempre di farlo con le tappezzerie (ma andateci cauti), coi tessuti, con gli accessori per la casa, ma i muri lasciateli stare.
Pregevole inoltre la finestra a tutt'altezza e il parquet.
Qui vediamo alcuni elementi interessanti. Intanto ritroviamo la stessa pavimentazione dell'immagine precedente, la cui nuance si abbina perfettamente con quella della balaustra in tubolare metallico. Il legno è il materiale dominante, e accostato alle pareti bianche dà un effetto davvero arioso. Bella la scelta di due tipologie di seduta diverse (Plastic Side Chair di Vitra e poltroncine) accostate a un tavolo rustico, illuminato dall'altro da tre lampadari conici a luce diretta. La cucina è in muratura, ma resta leggera poiché rinuncia ai pensili nella parte superiore in favore di mensole aperte e di un mobile storage posizionato di fronte. Bella la scaletta, che oltre ad essere decorativa può servire ad appendere cose.
Particolare dell'apertura che dà sul giardino. La pavimentazione in questo caso è in resina lucida bianco-grigiastra (thò!), materiale che ha il pregio di allargare percettivamente gli spazi essendo privo di fughe. Realizzarlo però costicchia un po'. Inoltre la differenza di quota tra pavimento e soglia è colmata da un profondo scalino in muratura che funge anche da appoggio. Ancora una scaletta di legno grezzo appendi-cose che adesso voglio anche io.
Lo studio è realizzato con pochi semplici pezzi, un tavolo di cui in questo momento mi sfugge il nome, l'inflazionatissima Plastic Side Chair e un mobile contenitore fatto con le cassette di legno della frutta. Geniale e scenografico. Per quanto riguarda il lampadario, io amo molto questi di forma sferica, e scelti di varie dimensioni e accostati sono sempre belli da vedere.
Le camere da letto presentano un'impronta semplice e crafty che è la caratteristica dominante di tutta la casa. Il corridoio è una semplice tunnel bianco in cui è possibile lasciarsi messaggi scrivendo nei riquadri ottenuti con la vernice lavagna.
Se dovessi pensare a un aggettivo per descrivere quest'abitazione direi "rilassante", le cromie sono praticamente perfette!
Le immagini le ho trovate sul sito della rivista Vtwonen, lo styling è stato curato dalla bravissima Cleo Scheulderman (che potete seguire su Pinterest) e le foto sono state fatte da Jeroen van der Spek.
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Collezione "Georg" di Christina Liljemberg Halstrøm
Il buon design di solito ha molto a che fare con le forme semplici. E questo non lo dico io, ma la storia del disegno industriale, basta fare una ricerca rapida sui pezzi considerati classici del design e dell'arredo. Scoprirete che gente come i Castiglioni brothers, o Albini, o il beato Bruno Munari (♥), ma anche Charles Rennie Mackintosh, per dire, era gente che con la semplificazione ci sapeva fare. E per arrivare ad una certa purezza della forma, ragazzi miei, ci vuole la capacità di pensare con rigore. Su questo argomento magari ci tornerò, sarebbe interessante fare pillole di storia del design, ma non oggi.
Oggi vi faccio vedere una collezione di arredi e complementi molto ben fatti: la collezione si chiama "Georg" ed è stata disegnata dalla designer Christina Liljemberg Halstrøm.
Oggi vi faccio vedere una collezione di arredi e complementi molto ben fatti: la collezione si chiama "Georg" ed è stata disegnata dalla designer Christina Liljemberg Halstrøm.
Il design si riduce all'essenzialità delle linee di supporto, rendendo l'atmosfera leggera e ariosa. Sono pezzi particolarmente adatti ad ambienti piccoli, che hanno bisogno di ingombri ridotti senza rinunciare al comfort e ad una atmosfera accogliente.
L'appendi-abiti è una figata.
Dai ditemi che ne pensate, che vi vedo che mi leggete, ecco.
Le foto le ho prese da Seventynine Ideas, che ringrazio.
Lazy sunday
Oggi qui in pianura padana piove come se non ci fosse un domani, il cielo è un orrore (da giorni a dire il vero) e sembra che la sera sia calata già dalle 3 del pomeriggio. Per fortuna esistono i divani e le coperte e i caminetti accesi, ma soprattutto i giusti sottofondi musicali.
L'orologio
sul mio computer segna le 17.17, che può essere l'ora della sfiga e
invece no, è semplicemente quella del tè e di un buon libro.
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"The Apartment" in NYC
Quello che vi presenterò è un appartamento ma non un'abitazione nel senso stretto del termine. Si tratta di un progetto, una sorta di "living concept" che ricrea l'atmosfera domestica grazie a un interior dècor estremamente curato e intimo. Gli oggetti e gli arredi sono creazioni di designer coi quali si può interagire tramite i vari workshop ed eventi che periodicamente vengono organizzati al suo interno. Potete trovare informazioni su "The Apartment" sul sito di The Line (che ne sono gli ideatori), ma visto che a noi interessa l'architettura degli interni partiamo con l'analisi dello spazio.
Apprendo dal sito che l'edificio è del 1872, progettato da Isaac F. Duckworth e destinato ad essere un "palazzo commerciale". Lo stile della facciata è eclettico, ovvero mescola elementi provenienti da varie correnti architettoniche come il capitello corinzio, marcapiani che ricalcano le metope greche, decori floreali tipici del liberty. Guardando dall'interno si notano i soffitti alti e le grandi finestre a ghigliottina, che sono belle e non capisco perchè da noi in Italì nessuno le usa.
Lo spazio living è illuminato da tre aperture e dalla porticina che porta alle scale d'emergenza, di cui vediamo il particolare qui sopra. Da notare il muretto che, insieme al cubo di legno, funge da scalino e da superficie d'appoggio. Il pilastro rastremato che vediamo al centro è allo stesso tempo decorativo e strutturale: scaricare il peso su un elemento di sostegno ci permette di liberarci di inutili muri e mantenere lo spazio arioso e aperto. E poi sono fighi, diciamolo. Personalmente amo molto anche i tubi lasciati a vista e i termosifoni collegati a terra, perchè danno un tocco di eleganza vintage che non guasta mai.
I pilastri dividono idealmente lo spazio in zona salotto e zona pranzo. Il salotto, spazio adibito alla conversazione, è sottolineato da un ampio tappeto su cui sono posizionati un divano e due poltroncine dalla struttura leggera. La zona pranzo è caratterizzata da un lungo tavolo il cui piano sembra fluttuare, ma soprattutto dai lampadari posizionati lungo tutta la sua lunghezza: fanno tutti parte della stessa famiglia (si vede dalla lavorazione del vetro), ma differiscono leggermente l'uno dall'altro, conferendo complessivamente un effetto scenografico. La zona cottura è ridotta all'essenziale e ha un gusto industriale.
Infine, la camera da letto. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a uno spazio essenziale ma curato nei dettagli e nei materiali, che è il miglior modo secondo me di rendere unico e di carattere uno spazio. In particolare la boiserie, che fa da testata del letto, è un elemento che ricorre in tutto l'appartamento e a me personalmente piace molto. Le povere boiserie sono sempre bistrattate perchè fanno molto '800 vittoriano e invece possono davvero fare la differenza in uno spazio.
Chiudo dicendo quello che dico sempre a chi mi chiede una consulenza: quando esiste una qualità dello spazio, sia nella distribuzione che nelle finiture, bastano pochi elementi pensati bene e scelti con cura per rendere un interno unico e personale.
Cheers!
P.S.: questo progetto e le foto le ho trovate tramite un blog che pubblica sempre cose interessanti e che si chiama seventeendoors.
English text
I'm going to show you a house but not a home in the very sense of the word. It is a project, a sort of "living concept" that recreates a homely atmosphere, thanks to a very nice and intimate interior décor. The objects and furnishings are creations of designers with whom you can interact through various workshops and events that are regularly organized. You can find informations about "The Apartment" on the website of The Line (the concept creators), but since we are interested in interior architecture we'll start with the analysis of the space.
I learned from the site that the building was erected in 1872, designed by Isaac F. Duckworth and intended to be a "commercial building". The style of the facade is eclectic, which mixes elements from different architectural trends such as the Corinthian capital, string courses that follow the Greek metopes, floral decorations which are typical Art Nouveau. Looking inside you can notice the high ceilings and the large and beautiful sash windows, and honestly I do not understand why in Italy nobody uses them.
The living space is enlightened by this three windows and the door which leads to the emergency stairs. Note the wall which together with the wooden cube acts as a step and a support surface. The tapered pillar that we see in the middle is both decorative and structural: unload the weight on an element of support allows us to get rid of unnecessary walls and keep the space airy and open. And then they're cool, let's face it. Personally I also like the pipes left exposed and radiators connected to the ground, because they give a touch of vintage elegance that never hurts.
The pillars ideally divide the space into living and dining area. The living room space is highlighted by a large rug on which are placed a sofa and two light structured armchairs. The dining area is characterized by a long table where the top seems to float, but especially by the chandeliers positioned along its entire length: they are all part of the same family (you can see it from the manufacture of glass), but differ slightly from each other, giving an overall dramatic effect. The cooking area is reduced to the essentials and has an industrial flavor.
Finally, the bedroom. Again we are faced with an essential space but curated with details and materials, which is the best way for me to create a unique and characteristic space. In particular, the wainscoting, which is the head of the bed, is a recurring item in the apartment and I personally like it a lot. Boiseries are always mistreated because of the "Victorian" taste, but I think they can really make a difference in a space.
To end up I'll say what I always say to my clients: when a space has good characteristics, both in distribution and finishes, it takes just a few well thought and carefully chosen elements to make a unique and personal interior.
Cheers!
Apprendo dal sito che l'edificio è del 1872, progettato da Isaac F. Duckworth e destinato ad essere un "palazzo commerciale". Lo stile della facciata è eclettico, ovvero mescola elementi provenienti da varie correnti architettoniche come il capitello corinzio, marcapiani che ricalcano le metope greche, decori floreali tipici del liberty. Guardando dall'interno si notano i soffitti alti e le grandi finestre a ghigliottina, che sono belle e non capisco perchè da noi in Italì nessuno le usa.
Lo spazio living è illuminato da tre aperture e dalla porticina che porta alle scale d'emergenza, di cui vediamo il particolare qui sopra. Da notare il muretto che, insieme al cubo di legno, funge da scalino e da superficie d'appoggio. Il pilastro rastremato che vediamo al centro è allo stesso tempo decorativo e strutturale: scaricare il peso su un elemento di sostegno ci permette di liberarci di inutili muri e mantenere lo spazio arioso e aperto. E poi sono fighi, diciamolo. Personalmente amo molto anche i tubi lasciati a vista e i termosifoni collegati a terra, perchè danno un tocco di eleganza vintage che non guasta mai.
I pilastri dividono idealmente lo spazio in zona salotto e zona pranzo. Il salotto, spazio adibito alla conversazione, è sottolineato da un ampio tappeto su cui sono posizionati un divano e due poltroncine dalla struttura leggera. La zona pranzo è caratterizzata da un lungo tavolo il cui piano sembra fluttuare, ma soprattutto dai lampadari posizionati lungo tutta la sua lunghezza: fanno tutti parte della stessa famiglia (si vede dalla lavorazione del vetro), ma differiscono leggermente l'uno dall'altro, conferendo complessivamente un effetto scenografico. La zona cottura è ridotta all'essenziale e ha un gusto industriale.
Chiudo dicendo quello che dico sempre a chi mi chiede una consulenza: quando esiste una qualità dello spazio, sia nella distribuzione che nelle finiture, bastano pochi elementi pensati bene e scelti con cura per rendere un interno unico e personale.
Cheers!
P.S.: questo progetto e le foto le ho trovate tramite un blog che pubblica sempre cose interessanti e che si chiama seventeendoors.
English text
I'm going to show you a house but not a home in the very sense of the word. It is a project, a sort of "living concept" that recreates a homely atmosphere, thanks to a very nice and intimate interior décor. The objects and furnishings are creations of designers with whom you can interact through various workshops and events that are regularly organized. You can find informations about "The Apartment" on the website of The Line (the concept creators), but since we are interested in interior architecture we'll start with the analysis of the space.
I learned from the site that the building was erected in 1872, designed by Isaac F. Duckworth and intended to be a "commercial building". The style of the facade is eclectic, which mixes elements from different architectural trends such as the Corinthian capital, string courses that follow the Greek metopes, floral decorations which are typical Art Nouveau. Looking inside you can notice the high ceilings and the large and beautiful sash windows, and honestly I do not understand why in Italy nobody uses them.
The living space is enlightened by this three windows and the door which leads to the emergency stairs. Note the wall which together with the wooden cube acts as a step and a support surface. The tapered pillar that we see in the middle is both decorative and structural: unload the weight on an element of support allows us to get rid of unnecessary walls and keep the space airy and open. And then they're cool, let's face it. Personally I also like the pipes left exposed and radiators connected to the ground, because they give a touch of vintage elegance that never hurts.
The pillars ideally divide the space into living and dining area. The living room space is highlighted by a large rug on which are placed a sofa and two light structured armchairs. The dining area is characterized by a long table where the top seems to float, but especially by the chandeliers positioned along its entire length: they are all part of the same family (you can see it from the manufacture of glass), but differ slightly from each other, giving an overall dramatic effect. The cooking area is reduced to the essentials and has an industrial flavor.
Finally, the bedroom. Again we are faced with an essential space but curated with details and materials, which is the best way for me to create a unique and characteristic space. In particular, the wainscoting, which is the head of the bed, is a recurring item in the apartment and I personally like it a lot. Boiseries are always mistreated because of the "Victorian" taste, but I think they can really make a difference in a space.
To end up I'll say what I always say to my clients: when a space has good characteristics, both in distribution and finishes, it takes just a few well thought and carefully chosen elements to make a unique and personal interior.
Cheers!
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Focus on: Tolomeo e DSR
All'interno dell'appartamento di Kiev ci sono due pezzoni di design, che se possibile danno ancora più valore al progetto. Stiamo parlando di:
- lampada a sospensione Tolomeo decentrata, design Michele de Lucchi e Giancarlo Fassina, 1996, prodotta da Artemide; e:
- sedia DSR della collezione Plastic Side Chair Group, design quei gran fighi di Charles & Rey Eames, 1950 (stavano avanti), prodotta da Vitra.
Scegliete sempre design originale, fate un favore a voi stessi!
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Home tour a Kiev by Alex Bykov
Come già detto in precedenza, io amo gli spazi raccolti perchè mi danno un senso di intimità. Girovagando sul web mi sono imbattuta in questo appartamento situato nel centro storico di Kiev, ristrutturato magistralmente dall'architetto Alex Bykov per una giovane coppia. Gli elementi interessanti di questo progetto sono molti, primo fra tutti il concept, che si rifà al movimento intorno ad un nucleo centrale:
La fiamma centrale non simboleggia l'attitudine da piromane del progettista, ma il focolare domestico (ciao Frank Lloyd Wright, ci manchi!), attorno al quale si svolgono le normali attività che si svolgono all'interno di un'abitazione. Dal concept al progetto, il risultato è questo:
La disposizione degli spazi segue un andamento circolare dal living, sulla destra, passando per camera da letto, cabina armadio passante, bagno, per tornare all'ingresso. L'elemento di raccordo centrale, quindi il fulcro della pianta, è rappresentato dalla cucina.
Cominciamo la visita allìappartamento dalla zona giorno:
Da notare il motivo ricorrente delle linee e delle superfici orizzontali scure (spessori della libreria, portatende, piano della cucina, pavimento, profilo della fascia vetrata), che dona profondità all'insieme.
Continuiamo il nostro giro entrando in camera da letto:
La camera da letto è molto minimale ed elegante, le cui pareti grigio tortora (il grigio è sempre cosa buona e giusta, ricordate?) sono scaldate dal legno del letto e della cassettiera e, ancora una volta, dal muro in mattoni. I profili (dello specchio e della porta d'ingresso alla cabina armadio) sono sempre scuri, creando una sorta di fil rouge decorativo in tutto l'appartamento.
La cabina armadio mette in comunicazione la camera da letto col bagno, a cui però si può accedere anche dall'ingresso. La dominante cromatica è ancora una volta il grigio, ma declinato in materiali e texture diversi. Il motivo del legno torna con un dettaglio decorativo molto ben pensato: la "griglia" del lavabo è ripresa a soffitto, creando un gioco di luci inaspettato e conferendo alla stanza l'aspetto di una "scatola nella scatola". La griglia del soffitto si vede bene anche da uno scorcio della cucina:
e questo è il punto di raccordo dell'intero appartamento.
La fiamma centrale non simboleggia l'attitudine da piromane del progettista, ma il focolare domestico (ciao Frank Lloyd Wright, ci manchi!), attorno al quale si svolgono le normali attività che si svolgono all'interno di un'abitazione. Dal concept al progetto, il risultato è questo:
La disposizione degli spazi segue un andamento circolare dal living, sulla destra, passando per camera da letto, cabina armadio passante, bagno, per tornare all'ingresso. L'elemento di raccordo centrale, quindi il fulcro della pianta, è rappresentato dalla cucina.
Cominciamo la visita allìappartamento dalla zona giorno:
Di fianco all'ingresso è stata inserita una struttura realizzata con pannelli OSB (amiamoli) che funge da capiente storage e da rialzo per la zona libreria, che viene così idealmente separata dalla zona pranzo.
È un'ottima idea se non si dispone di grandi spazi ma si vuole movimentare l'ambiente, anche se bisogna stare attenti all'altezza dei soffitti, che deve essere adeguata per non lasciarci lo scalpo. Vi ricordo inoltre che l'OSB è un materiale isolante e molto resistente. Sul serio, amiamolo.
Nella zona living si è scelto di lasciare i mattoni originali a vista, ed è stata una scelta intelligente perchè il tutto ha un'atmosfera molto avvolgente. Il muro dalla texture materica è in contrasto col soffitto dalla finitura lucida, che potrebbe essere un intonaco a base di gesso. Interessantissima la scelta di raccordare con una "fascia" trasparente il muro di fronte al divano e il soffitto: questa soluzione ha il vantaggio di dare respiro visivo agli spazi di piccole dimensioni e fornire luce qualora la stanza risultasse cieca (tipo nei bagni).
La libreria è ovviamente fatta su misura, e risulta essa stessa un motivo grafico che ricorda le opere di Mondrian.
Continuiamo il nostro giro entrando in camera da letto:
La camera da letto è molto minimale ed elegante, le cui pareti grigio tortora (il grigio è sempre cosa buona e giusta, ricordate?) sono scaldate dal legno del letto e della cassettiera e, ancora una volta, dal muro in mattoni. I profili (dello specchio e della porta d'ingresso alla cabina armadio) sono sempre scuri, creando una sorta di fil rouge decorativo in tutto l'appartamento.
La cabina armadio mette in comunicazione la camera da letto col bagno, a cui però si può accedere anche dall'ingresso. La dominante cromatica è ancora una volta il grigio, ma declinato in materiali e texture diversi. Il motivo del legno torna con un dettaglio decorativo molto ben pensato: la "griglia" del lavabo è ripresa a soffitto, creando un gioco di luci inaspettato e conferendo alla stanza l'aspetto di una "scatola nella scatola". La griglia del soffitto si vede bene anche da uno scorcio della cucina:
e questo è il punto di raccordo dell'intero appartamento.
È evidente come il tema dell'inserimento di volumi all'interno della pianta sia uno dei leitmotiv di questo bellissimo interno (camera da letto, zona libreria, bagno), con effetti scenografici ragguardevoli se si pensa alle dimensioni non eccessive dell'appartamento.
L'idea del proiettore al posto della tv è top!
Si capisce dalle millemila immagini che questo progetto mi è piaciuto moltissimo? Bene. Le immagini le ho prese da qui, il sito dell'architetto è questo.
Spazi di questo genere mi ricordano quanto può essere bello il mio lavoro quando si prigetta seguendo le esigenze personali di chi dovrà vivere quel determinato spazio. Gente, riappropriatevi dell'architettura!
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